EVENTO

Da Chivasso a Ventotene

01 dicembre 2023

ore 18.00

Aosta

Sala Conferenze BCC Valdostana

La Presidenza della Regione comunica che, nell’ambito dell’80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia, istituito dalla legge regionale 14/2023 approvata dal Consiglio Valle nello scorso mese di agosto per valorizzare il patrimonio storico e culturale che ha caratterizzato la fase storica tra il 1943 e il 1948 in cui la resistenza partigiana e l’antifascismo posero concretamente le basi della nascita dell’autonomia regionale, la Valle d’Aosta dedica due giornate di commemorazione, studio e confronto alla “Carta di Chivasso”. Venerdì 1 dicembre 2023, alle ore 18 presso nella sala conferenze della BCC Valdostana, ad Aosta, a cura della Fondation Emile Chanoux si analizzerà il rapporto tra “Il Manifesto di Ventotene – Per un’Europa libera e unita”, redatto nel 1941 da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi mentre si trovavano al confino come oppositori del regime fascista, e la “Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine”, nota come “Carta di Chivasso, redatta il 19 dicembre 1943 da un gruppo di rappresentanti della comunità valdese e della Resistenza valdostana. Alessandro Celi, Presidente del Comitato scientifico della Fondation Emile Chanoux, e Mario Leone, Direttore dell’Istituto di studi federalisti Altiero Spinelli, metteranno in dialogo due documenti che dal buio della guerra e dell’oppressione causata dai nazionalismi hanno guardato con fiducia verso l’avvenire, rappresentato da una costruzione europea ancora tutta da inventare ma già individuata, nella versione federalista interna ed internazionale dei due documenti, come la nuova forma politico-istituzionale necessaria per garantire i diritti fondamentali dell’individuo, lo sviluppo economico-sciale delle comunità e la pace europea. Gli oppositori del fascismo, gli uni confinati in una piccola isola del Mediterraneo, gli altri riuniti clandestinamente in casa del notaio Pons a Chivasso, hanno immaginato il futuro dopo la guerra e la dittatura sostenendo la trasformazione in senso federale dello Stato italiano e la creazione di una federazione europea come le condizioni essenziali per giungere alla cancellazione delle frontiere politiche ed economiche tra gli Stati, in un progetto complessivo di profonda riforma sociale. Ideali e principi enunciati nel Manifesto di Ventotene e tradotti in azione politica, sociale ed economica nella Carta di Chivasso, perché come ha scritto lo stesso Altiero Spinelli “Non si trattava di un invito a sognare, ma di un invito ad operare”.