EVENTO

Antifascismo Resistenza Autonomia nel pensiero di quattro protagonisti

09 settembre 2023

ore 17.00

Aosta

Sala Maria Ida Viglino del Palazzo Regionale

La Presidenza della Regione comunica che sabato 9 settembre 2023, alle 17, si svolgerà la conferenza “Antifascismo Resistenza Autonomia nel pensiero di quattro protagonisti”, dedicata all’8 settembre 1943, promossa dalla Regione, dall’Istituto Storico della Resistenza e dalla Fondation Émile Chanoux, nel Salone Maria Ida Viglino di Palazzo regionale, con inizio alle ore 17. Si tratta del primo degli eventi organizzati nell’ambito delle celebrazioni dell’80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e della Autonomia della Valle d’Aosta e previsti dalla legge regionale 14/2023 recentemente approvata dal Consiglio Valle per valorizzare il patrimonio storico e culturale che ha caratterizzato gli anni della resistenza partigiana e dell’antifascismo e si inscrive in quella fase storica in cui, tra il 1943 e il 1948, si posero concretamente le basi della nascita della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Nell’incontro di sabato 9 settembre il Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Corrado Binel e Manuela Ceretta, Docente di Storia del pensiero politico presso l’Università degli Studi di Torino e, dal prossimo 1° novembre 2023, Rettrice dell’Università della Valle d’Aosta, introdurranno la riflessione storica sull’8 settembre 1943, allo stesso tempo il momento drammatico in cui si materializza la catastrofe della guerra voluta da Mussolini e dal fascismo, ma anche il momento simbolico nel quale una parte dell’Italia entra in una concreta, difficile, metamorfosi. Una lenta e dolorosa trasformazione che per molti giovani e meno giovani fu anche concreto impegno militante e militare. Per tracciare e ricordare quel momento storico e i fatti che ne susseguirono sono stati scelti quattro protagonisti: Lino Binel, Émile Chanoux, Federico Chabod e Giulio Dolchi, che rappresentano altrettante storie personali, di formazione, di ruolo, ma anche di influenza culturale e politica e dunque di eredità intellettuale. Il tentativo di sondarne il mondo ideale, culturale e politico è stato affidato ad altrettanti noti studiosi valdostani: Andrea Désandré, Alessandro Celi, Antonella Dallou e Simona D’Agostino. “Questa giornata di studio è la prima tappa di un percorso che nei prossimi mesi e nei prossimi anni tenterà di dare corpo ad un ambizioso progetto che da un lato è storico e memoriale e dall’altro è risolutamente rivolto al futuro – spiega il Presidente dell’Istituto storico Corrado Binel -. La Resistenza è stata, in questi 80 anni, al centro di molti studi storici. Per questo motivo l’evento che avrà luogo il 9 settembre 2023 tenterà di suggerire una nuova prospettiva, portando la sua attenzione non tanto ai fatti d’arme quanto al formarsi di idee, di tensioni ideali, di speranze e di visioni che nel loro insieme struttureranno la Resistenza valdostana e le convulse fasi dell’immediato dopoguerra fino alla nascita della Repubblica italiana e all’avvio concreto dell’esperienza delle autonomie speciali”. “Le ragioni e i fondamenti dell’Autonomia valdostana non sono immutabili. Devono rinnovarsi ad ogni generazione per adattarsi nel tempo alle sfide nuove poste dalle continue trasformazioni del mondo contemporaneo. Essi devono però evolvere, partendo da un ancoraggio critico a quei valori fondativi della nostra democrazia sociale che affondano le loro radici nella complessa storia del nostro Novecento. Una grande sfida e una grande responsabilità – dichiara il Presidente della Regione Renzo Testolin-. L’80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia è la pietra su cui deve continuare a crescere la casa comune della società valdostana che deve ritrovare un ruolo attivo nel dibattito istituzionale, politico e culturale sul futuro della autonomie locali nel loro rapporto con lo Stato ma anche nel loro rapporto con l’Europa senza prescindere da un rilancio dei rapporti con il resto del mondo alpino e alla definizione di una nuova e moderna centralità della Valle d’Aosta nei rapporti tra l’Italia e la Francia”.

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